"Luce della Consapevolezza" di Ambra Guerrucci


La consapevolezza può essere paragonata ad un grande fascio di luce, che nasce nel Corpo Super-Spirituale e può essere focalizzato in qualsiasi altro corpo, purificando i modelli energetici rigidi o bloccati. Questa luce è essenziale per la trasformazione dell’energia sottile da “grezza” a “pura“, da inconscia a cosciente, ed aumenta le vibrazioni della parte illuminata. La consapevolezza è la capacità di dare attenzione a qualsiasi esperienza si possa fare con i nostri “strumenti”: le informazioni dei cinque sensi, il movimento fisico, sentire piacere o dolore, i pensieri, le emozioni, sensazioni sottili e tutto ciò di cui normalmente non siamo coscienti. Ci sono molti esercizi che allenano la nostra capacità di focalizzare l’attenzione, procediamo facendone degli esempi che potete provare anche adesso. 
  1. Fermatevi e rilassatevi, respirando normalmente, focalizzando l’attenzione sul vostro stesso respiro, restando vigili, consapevoli di ciò che accade.
  2. Ascoltate i suoni che provengono dall’ambiente, altrimenti ascoltate il silenzio. Incanalate tutta la vostra attenzione verso ciò che udite e, sappiate, che state utilizzando la consapevolezza del vostro Corpo Spirituale.
  3. Si può sperimentare la coscienza di sé anche usando l’intero Corpo, magari alzandovi dalla sedia e camminando per la stanza molto lentamente, con quanta più attenzione possibile; diventando “il testimone”, colui che osserva il movimento di ciascuna parte del Corpo.
  4. Si può portare consapevolezza anche alla vista, ad esempio scorrendo lo sguardo al luogo in cui siamo, concentrandosi totalmente sull’osservato, e allo stesso tempo, su colui che osserva.
  5. Infine, si può essere totali anche quando si mangia o, per chi ha questo vizio, mentre si fuma.
Gli esercizi che abbiamo proposto fino ad ora servono a farci prendere dimestichezza con l’arte di essere presenti, ovvero osservare consapevolmente; sono metodi molto semplici che lavorano su cose concrete e tangibili. Può rivelarsi utile, ai fini di aumentare la nostra attenzione, rallentare un atto di solito eseguito meccanicamente, perché la volontà stessa di cambiare il ritmo dell’attività ci porta a spezzare la meccanicità. La consapevolezza può essere introdotta in qualsiasi atto, al fine di integrarla nella nostra vita, e questo rende più facile osservare ciò che non è tangibile, come le emozioni oppure i pensieri. Gli esercizi che abbiamo proposto qui sopra sono solo l’inizio, servono ad introdursi all’arte della consapevolezza, ad allenarci prima di portare questa luce dentro di noi. È possibile anche essere “testimoni” e fare le cose più rapidamente, questo cambiamento del ritmo abituale ci costringe ad innalzare la consapevolezza. Alcune persone sono molto attratte dalle situazioni pericolose, perché in questi casi il nostro grado di attenzione è più intenso, illumina le nostre sensazioni, l’energia, e conferisce ad ogni attimo un grande senso di vitalità. In altre parole, la parte eccitante delle attività pericolose, ad esempio l’alta velocità in macchina, non sono queste in sé per sé, ma le sensazioni derivanti dall’espansione della consapevolezza stessa. Ogni essere umano, nella quotidianità, mantiene un filo di attenzione qualsiasi cosa sperimenti, tuttavia, le situazioni abitudinarie non richiedono molta coscienza e, di conseguenza, la luce che esce dal Corpo Spirituale si mantiene al minimo, rendendo tutto smorto, abitudinario, disperdendo questa energia all‘esterno, dato che raramente ci concentriamo su di noi. Molti mistici hanno affermato che il mondo è popolato da dormienti, con questo non intendono che le persone passano troppo tempo a dormire, ma che la maggior parte di esse non vive totalmente ciò che fa, agendo sempre meccanicamente. Ad esempio, il lavoratore tipo, si sveglia la mattina, fa colazione veloce, poi parte per il lavoro, guida la macchina, arriva nel posto di lavoro, svolge le proprie attività, torna a casa, consuma il pasto serale e va a dormire, per ricominciare il giorno dopo con la stessa routine. Di conseguenza anche il suo pensiero assume processi meccanici: gira attorno alla partita, alle bollette da pagare, al piano di lavoro della giornata. Questa persona non introduce molta coscienza nelle sue attività, in parte anche per colpa dei suoi modelli di comportamento abitudinari, e del suo stile di vita che non richiede alti livelli di consapevolezza. Pertanto, questa stessa facoltà, non viene sviluppata e gli individui si limitano a essere presenti solo fisicamente, non entrano in profondità in ogni attimo, perdendosi, così, tutta la bellezza di ogni istante. Per i mistici, una persona simile “dorme”, inconsapevole della spirituale luce che potrebbe brillare molto più forte e intensa, permettendoci di prendere coscienza dei nostri modelli distorti di energia e trasformarli. Dal momento che riusciamo a sviluppare la consapevolezza la nostra prospettiva cambia notevolmente: una vita che prima sembrava noiosa e all’insegna della monotonia può in breve trasformarsi in una danza energetica, aumentando notevolmente la nostra chiarezza e soddisfazione in ogni aspetto della nostra esistenza. Questa visione della vita molto più elevata è disponibile ad ogni persona, occorre solo esercitarsi a vivere l‘attimo presente, prestando massima attenzione, contemporaneamente, a ciò che accade dentro di noi.

Esistono due particolari stadi dell’osservazione senza giudizio: quella identificata e l’altra disidentificata. Il primo tipo si sperimenta quando iniziamo ad osservarci, si tratta di provare le emozioni lasciandoci coinvolgere da esse, oppure analizzare i pensieri e credere che siano realmente nostri, o parti di noi. Quest’identificazione non aiuta la trasformazione energetica della persona poiché non permette un grande flusso di coscienza, essa si presenta come un ostacolo, ci impedisce di vedere obbiettivamente ed allargare la nostra prospettiva. Il secondo tipo, invece, è l’osservazione disidentificata, la nostra espansione di coscienza nel Corpo Super-Spirituale, ci consente di vederci “dall’esterno”, guardarciobbiettivamente ed illuminare di consapevolezza i meccanismi. Inoltre, quest’ultima,permette l’alchimia delle energie “grezze” dell’uomo, è una luce che con la pratica si espande senza limiti, illuminando tutto ciò che si trova nel raggio della sua espansione stessa. Allenando l’osservazione disidentificata si giunge al punto di non dover più focalizzare la propria attenzione su un azione, ma essa abbraccia naturalmente tutto ciò che accade e con sempre maggiore intensità. Quando la luce della consapevolezza illumina i corpi sottostanti, inizialmente si può provare un senso di disagio, perché la luce si sta espandendo in zone sconosciute, in cui l’energia è rimasta intrappolata in rigidi modelli per anni o addirittura molte vite. L’energia del Corpo Super-Spirituale illuminerà ogni cosa dentro di noi, e anche se all’inizio potrebbe non essere piacevole portare alla luce le ferite, ne vale assolutamente la pena, dato che ciò è l’inizio del risveglio. Una delle conseguenze che si presentano naturalmente su questo percorso è l’accresciuta coscienza di sé: di ciò che si pensa, si sente e si fa. Iniziamo ad accorgerci dei nostri modelli di comportamento che si ripetono continuamente, delle tensioni del nostro corpo, le inutili arrabbiature meccaniche e, metafisicamente, questo significa che la luce della consapevolezza sta illuminando i nostri modelli energetici. Con il rafforzamento di questa luce, dipendente dalla pratica dell’auto-osservazione, i modelli cristallizzati dentro di noi si sciolgono, l’energia in essi intrappolata si libera e viene purificata. Il flusso energetico determina la salute dei Corpi Sottili, proprio come quello sanguigno permette al Corpo Fisico di vivere, ciò si ripercuote positivamente sui pensieri, le emozioni e sul comportamento. Per rafforzare la facoltà della consapevolezza occorre solo utilizzarla, e ciò è possibile eseguendo regolarmente gli esercizi che abbiamo proposto sopra. Quando riusciamo ad essere “testimoni” di un azione, un emozione o un pensiero, potremmo avere la sensazione che sia l’oggetto dell’osservazione l’unica parte a ricevere energia, invece, simultaneamente, la sensibilità di espande, illuminando aree sempre più vaste della nostra anatomia sottile.