Dario Currado è un amico e collaboratore, studente di Filosofia all'università di Torino, creatore del blog "La filosofia dell'Uno e diari vari" che siete invitati a visitare.
.
Dario Currado: Dentro di me ho la sensazione che odiarmi non porti a nulla. Mi sono reso conto che combattere il carattere come fosse un nemico da eliminare non funziona, anche perché il carattere riesce bene nel difendersi, a questo punto accettare è un non voler combattere il carattere. Ad ogni modo una parte di me è convinta di aver già parlato con l’Anima o comunque il fatto è che anni fa ho fatto tre sogni in cui compariva una ragazza strana che mi diceva delle cose sul mio futuro credo, mi rassicurava sulle mie crisi di depressione continue, però parlava con immagini credo, comunque è possibile sognare l'anima? e che aspetto avrebbe?
Ambra Guerrucci: è possibile sognare l'Anima, lo Spirito ed anche altri corpi sottili, che generalmente si presentano con immagini archetipiche. I simboli con cui si presenta l'Anima sono molto soggettivi, non ce n'è uno definitivo per tutti, ma variano dalla bellissima fanciulla , talvolta in abito bianco, alla massa di luce informe. In genere, le comunicazioni Animiche, si manifestano in forma di visioni di immagini ed è così che si distinguono. Personalmente mi è capitato di vedere la mia in modo molto particolare: una ragazza dalla pelle mulatta, con i capelli bianchi e gli occhi privi di iride e pupilla (interamente bianchi). Questi incontri sono spesso molto particolari e non è raro che ci venga mostrato il futuro dato che essa vive in un eterno presente.
.
Dario Currado: in realtà nel mio caso la ragazza non aveva nulla di bianco e aveva un volto simile a quello di una ragazza che conosco, quindi è ben lontana dalla luce o dalla fanciulla in vestito bianco, però quello che mi colpiva era il suo modo di parlare e quello che mi diceva, quando iniziava ad usare immagini diventava più difficile seguirla.
Ambra Guerrucci: Beh è comunque molto interessante come sogno, hai mai provato ad indagarlo in meditazione?
.
Dario Currado: No, non ci ho mai provato. c'è un metodo? comunque in realtà erano tre sogni diversi per essere precisi.
Ambra Guerrucci: Di metodi ce ne sono tanti, il più facile è quello dello specchio dell‘Anima che puoi trovare nella sezione del blog ‘meditazioni’. Penso che la visualizzazione non sarà affatto un problema per te, in genere riesce meglio agli uomini perché il loro senso più acuto è la vista, in special modo a quelli che usano molto la razionalità o che hanno la memoria visiva. Magari non sarai comunque sicuro dopo questa tecnica, ma provare non costa niente ed è possibile che ti arrivino le risposte direttamente dalla tua interiorità.
.
Dario Currado: Davvero? in realtà quella meditazione la sto già provando, il mio problema su questo tipo di meditazione sta proprio nel cercare di tenere ferma l'immagine dello specchio, perché sembra che non riesco a tenere la prospettiva e il contenuto dello specchio, mentre per quanto riguarda l'aprire lo spazio nel cuore anche quella è sempre visualizzazione? Diciamo pure che ho fatto tre sogni, il primo non lo ricordo tanto bene, ma gli altri due me li ricordo eccome, se mai non capisco tanto il senso. Comunque i problemi sulla visualizzazione devono avere a che fare anche con la mia incapacità di concentrarmi.
Ambra Guerrucci: Aprire lo spazio del cuore in genere inizia come una visualizzazione, ma non di rado si trasforma in una profonda esperienza percettiva. Capire il senso dei tuoi sogni potrebbe richiedere anni, ma l'importante è continuare la ricerca. È possibile che i tuoi problemi di visualizzazione, come dici, dipendano dalla capacità di concentrazione, ma per esserne sicuri potresti provarne un'altra. Potrebbe anche essere che vedere uno specchio nello spazio del cuore risulti razionalmente difficile, e che da questo dipenda la difficoltà di visualizzare. Potresti provare il Metodo del Risveglio Monadico, quest‘ultima tecnica, se fatta in rilassamento profondo, può trasformarsi in un auto-ipnosi, cosa che generalmente da più "sicurezza" dei risultati. Comunque è importante che tu ti senta a tuo agio mentre mediti, e libero di adattare ogni tecnica alle tue esigenze.
.
Dario Currado: Quindi dovrei immaginare il mio cuore fisico? vedere poi in esso lo specchio? Non so se l'altra meditazione sia più semplice ( infatti c'è scritto "Consigliata solamente per chi ha già una buona pratica meditativa"), l'avevo già letta a dire il vero, non avevo pensato di farla perché non ritengo di essere al giusto livello per praticarla, comunque nell'altra si tratta di visualizzare più stanze e più luoghi, oppure ad un certo punto vien tutto da sé? Devo dire che sono più interessato alla meditazione della visualizzazione nello specchio e poi la cosa strana che io in realtà sono una persona visiva.
Ambra Guerrucci: Che tu sia una persona visiva lo pensavo anche io, in genere lo sono gli uomini, specie quelli studiosi e, in un certo senso, più razionali che emotivi, ma ci sono sempre eccezioni. Comunque se ti attira più quella dello specchio puoi continuare con quella, anche se penso che non avresti problemi nemmeno con Il Metodo del Risveglio Monadico. Con quest'ultima, se arrivi ad un rilassamento profondo nella prima fase, viene tutto da sé. Comunque, per come è strutturata originariamente la tecnica, non è il cuore fisico che devi visualizzare nello specchio, ma in teoria è lo specchio che deve essere visualizzato all'interno dello spazio del cuore, un area che si apre in mezzo al petto. L'importante è però che tu trovi il modo di adattarla a te, dopotutto siamo tutti diversi, quindi sentiti pure libero di farla nel modo in cui ti senti più a tuo agio e ti riesce meglio.
.
Dario Currado: E pensare che io sono sempre stato attratto dalla mia parte femminile e alla ricerca della mia parte intuitiva. Si, certo devo visualizzare lo specchio nello spazio del cuore, ma per arrivare allo spazio del cuore, dovrò prima visualizzare il cuore? e in questo caso quello fisico? poi come aprirò lo "spazio"? Che siamo diversi l'ho capito, nel senso ho capito che non esiste il "come" universale, ci sono dei "come" individuali; la pluralità dei metodi si vede dalla pluralità delle tecniche meditative.
Ambra Guerrucci: Giustissimo quello che dici e la tua ricerca della parte femminile è essenzialmente fondamentale. Per quanto riguarda lo spazio del cuore in genere viene visualizzato al centro del petto, in quanto si riferisce al cuore Spirituale, e per far questo ci si avvale del respiro, immaginando lo spazio come una luce o qualcosa di simile che si amplia ad ogni inspirazione, ma potresti anche provare come dici tu, magari ti risulta più naturale. Personalmente vedo lo spazio del cuore come una specie di bolla, ma la cosa è estremamente soggettiva.
.
Dario Currado: Sai ad un certo punto della mia vita una certa persona mi presenta un maestro di yoga e questo mi spiega come in realtà la mia Mente non si libera dai pensieri ecc.., mi ha consigliato di esercitarmi a guardare una candela fino a che miei occhi non bruciano, credo che questo esercizio si possa riprodurre semplicemente concentrandosi su un punto fisso come si fa in certi esercizi per chi fa teatro. Ad ogni modo vedo che il destino non è tanto come lo pensavo io, ovvero una ripetizione infernale, deve essere qualcosa di più complesso, l'evento dell'incontro con questo maestro non credo che sia casuale come quello che mi sta accadendo adesso, ma se la nostra vita in parte è decisa, che spazio ha la nostra libertà?
Ambra Guerrucci: Sono davvero felice che tu abbia incontrato questa persona, penso che abbia molta più "autorità" di me nel dirti ciò che peso anche io, ma non è un problema solo tuo - l'iperattività mentale - è il grande giogo dell'umanità. La mente non è sbagliata, è uno strumento, l'errore è farsi usare da lei invece di essere noi a utilizzarla. Tutti i pensieri che crediamo nostri in realtà non lo sono, vengono da ciò che i mistici hanno chiamato Mente Collettiva ed i filosofi hanno denominato Demiurgo. Solo quando svuotiamo la mente dai pensieri possiamo veramente pensare con la nostra testa, perché a quel punto la Mente diventa "Neutra" e serve a tirare fuori l'intelligenza che è nei corpi superiori, cioè a tradurre le vibrazioni in verbo. Riguardo al futuro penso che non sia prefissato, in realtà lo cambiamo ogni secondo se non agiamo meccanicamente. Ogni azione crea una reazione (questo è il vero significato del Karma), ma considerando che la maggior parte delle persone vive meccanicamente, in pilota automatico, si crea l'illusione di una vita già stabilita. Mi capita spesso di avere delle visioni sul futuro, anche che mi sarei fidanzata con Federico lo avevo già previsto, ma avrebbe potuto non accadere se lui avesse preso una strada diversa. Non esiste un futuro solo, ma una moltitudine di possibilità che collassano in un unica concretizzazione nell' istante atomico in cui un osservatore influenza la realtà, finalmente anche la fisica teorica è arrivata a concepirlo. La nostra libertà è però condizionata, ma non da un destino, piuttosto dal fatto che con l'inconsapevolezza scegliamo di non scegliere ed apparentemente sembra che tutto sia affidato al caso. Conosciamo solo il 5% di noi stessi, così come del mondo che ci circonda, ed ogni nostra azione è in realtà una reazione meccanica: ci insultano e ci arrabbiamo, ci fanno i complimenti e ci sentiamo al settimo cielo... Ovviamente le reazioni non sono sempre uguali, dipendono dalle emozioni che ognuno si porta dentro inconsciamente, ma possiamo affermare che non agiamo mai davvero. Questa è libertà? Fino a quando non riusciremo ad agire, invece che reagire, non saremo liberi e quindi non potremo decidere consciamente la nostra vita, poiché è proprio dalle nostre azioni o reazioni che essa dipende.
.
Dario Currado: Quella della Mente che ci tiene prigionieri mi sembra di averla capita, dovrò trovare gli strumenti per liberarmi, molte cose non le ho fatte nella vita perché la mia Mente le considera impossibili, mi rendo conto che anche il fatto che io possa cambiare per la mia Mente è inconcepibile ed è per questo che ho iniziato a preferire il cuore. Comunque in realtà ho cominciato a leggere un libro di PNL, proprio oggi dopo aver letto alcune pagine, ero in giro, ho pensato per un attimo alla vita dei miei sogni, ho creduto per un attimo che potessi realizzarla, mi sembrava di aver sentito come qualcosa che mi attraversava per un attimo dalla testa alla pancia, qualcosa che veniva dall'alto, ma non so dire di preciso, sono belle sensazioni che purtroppo durano poco perchè la Mente ti assale per dire che tutto non è realizzabile e non si può fare. È interessante il discorso sulla libertà, quindi un'azione è libera quando non è meccanica e non viene determinata dal nostro carattere, anzi in un corso su Kant ho capito che la libertà vera e propria è quella che non ha causa che la precede e sembra che sia collocata fuori dal tempo, anche se non ho capito cosa voglia dire porsi da una dimensione fuori dal tempo.
Ambra Guerrucci: Bellissima l'esperienza che hai avuto ed anche se è durata poco puoi farne tesoro. La Mente dubita per sua natura intrinseca ed è anche normale che non concepisca uno stato oltre se stessa, ma quando raggiungiamo il vuoto Mentale, quando ci liberiamo dall'indottrinamento, capiamo che la Mente che abbiamo sempre conosciuto non era altro che un computer, un sistema mnemonico che immagazzina "conoscenza" presa in prestito, ma tutto questo non è assolutamente intelligenza, è solo memoria. Anche un pc può avere memoria, ma non ha intelligenza, non ha un'autocoscienza, l'uomo invece può avere tutto questo ed anche di più. In questa società ci insegnano a credere, ad immagazzinare conoscenza di altri, ma non a sperimentare e questo è un grande ostacolo per il progresso poiché continuiamo a portarci dietro il peso del passato. D'altronde abbiamo una società "egoico - Mentale Duale" (ciò che io chiamo terzo livello di Coscienza) e queste due parti vivono di passato e futuro, non nell'adesso. L'unico modo per andare veramente oltre la Mente, che non sia un esercizio di dieci minuti e ci assicuri un allenamento quotidiano, è proprio vivere nel momento presente, osservare che cosa avviene dentro di noi. Inizialmente sarà difficile, la Mente proverà a trascinarci nel vortice dei pensieri, ma anche accorgersi di questo fa parte del processo di crescita. Quello che più conta è non percepire la Mente come un nemico, altrimenti gli diamo ancora più forza. L'adesso non è soltanto un tempo, ma un vero e proprio portale per uscire dal tempo ed affacciarci in quella dimensione di cui stai parlando anche tu.
.
Dario Currado: Allora l'intelligenza cos'è davvero? Se trovo la risposta ad una domanda, che non sia scritta in un libro, ma che scopro perché io stesso riesco ad arrivare a quella risposta, com'è che ciò accade? Prima avrei detto " perché ci ho ragionato su", ma qui è richiamare di nuovo la Mente in gioco. Che si intende per sperimentare? Fare esperienza? Se si di che tipo? Io in realtà a dire il vero avevo provato per esempio ad allenarmi a leggere senza pensare o anche a cercare di distaccarmi dai miei pensieri, ci riuscivo fino ad un certo punto, però la domanda che ti poni è : come posso agire senza pensare? Se agisco senza pensare allora magari commetto degli errori, per esempio attraversare la strada con il rosso, si pensa di solito che un'azione del genere non la si compie perché prima si pensa. È vero anche che capita di odiare la Mente, perché si è arrabbiati con essa; forse si deve solo pensare qual è il modo migliore per usarla. Comunque sì, diciamo che adesso la mia unica intenzione è di passare ogni istante a svolgere azioni che portino al mio cambiamento.
Ambra Guerrucci: La vera intelligenza è "tirar fuori" ciò che è già dentro di noi, non ripetere ciò che abbiamo immagazzinato, a far quest'ultima cosa sono bravi anche i pc, ma non sono intelligenti. Quando trovi una risposta, trasformando l'ignoto in noto senza un procedimento razionale, usi anche la Mente, ma non solo questa come accade di solito, e non usi la Mente Duale, ma quella Neutra. La Mente Duale è un qualcosa che immagazzina pensieri non tuoi, quella Neutra, invece, riceve gli impulsi Animici o Spirituali e li traduce in forma verbale, ma purtroppo è raro che usiamo questo tipo di Mente perché fino a quando non purifichiamo quella Duale (sconnettendola dal collettivo) questa rimane celata. Il problema è che in questa società si scambia la memoria con intelligenza, o la logica, ma questi processi non sono vera intelligenza poiché lavorano solo sul noto, in minima parte sull’ignoto e lasciano da parte l'Inconoscibile. Tutto può essere racchiuso in queste categorie: Noto, Ignoto, Inconoscibile. Il primo è ciò che già conosciamo, frutto di esperienze altrui, il secondo è ciò che ancora non conosciamo, che magari presto conosceremo, ma l'Inconoscibile è qualcosa di veramente eccezionale, un qualcosa di intangibile, ma sperimentabile. Lo chiamo Inconoscibile poché la Mente non può conoscerlo, è un qualcosa che sta sopra la Mente, un cielo che si trova oltre le nuvole dei nostri stessi pensieri, è lo spazio in cui tutto accade, ma di cui non siamo consapevoli perché troppo identificati non le nuvole. Per comprendere bene questo fenomeno possiamo paragonarlo alla musica: le note passano, si susseguono armoniosamente, ma sono passeggere, quindi illusorie se viste dalla prospettiva dell'eterno. C'è però un qualcosa che le contiene, dentro cui le note si muovono, e che non scompare quando esse lo attraversano, anzi queste sono frammentarie manifestazioni proprio di questo spazio: il Silenzio. Da una prospettiva comune alla maggior parte dell'umanità può sembrare che le note (il noto e l'ignoto) siano un qualcosa di distaccato dal silenzio (l'inconoscibile), che quando esistono escludono il silenzio, ma in realtà ogni cosa è manifestazione di questo stesso silenzio, esso non scompare durante l’esecuzione una sinfonia, ed anche se è Inconoscibile può essere sperimentato tra una nota e l'altra. Per sperimentare intendo un qualcosa che fino a quando non si è provato è impossibile concepire, una comprensione organica di cosa è la verità più elevata, integrazione comprendente innumerevoli aspetti. Ad esempio si può studiare tutto della macchina: come è composto il motore, come la si guida, ma fino a quando queste conoscenze non si integrano in una comprensione esse non vengono messe a frutto, semplicemente perché manca l'esperienza. Agire senza pensare si può, ma la tua paura è naturale, la stessa comune a tutte le persone che intraprendono questo percorso, sia che se ne accorgano o meno. In realtà non basta non pensare se non si è consapevoli, ma il solo fatto di non pensare lascia molto spazio alla consapevolezza e più questa cresce minore è il rischio di sbagliare qualcosa. Quando la consapevolezza diventa profonda e forte non solo non passi con il rosso, ma ti accorgi di ogni cosa accade nel tuo spazio: cosa provano le persone intorno a te e, addirittura, puoi arrivare a sentire parte di te tutto ciò che ti circonda. Comunque partire dal fermare la Mente è assai complesso e fuorviante, perché non solo si è tentati di odiarla, ma anche di reprimere i pensieri, solo che questi non se ne andranno così facilmente, bensì troveranno rifugio nell'inconscio (dove non li vedremo) per poi riemergere con più forza di prima. Il mio consiglio è di osservare i pensieri senza alcun giudizio e di tanto in tanto chiederti chi è che sta osservando. Portando consapevolezza all'attività mentale ci accorgiamo che il nostro cielo interiore c'è sempre, anche quando sembra coperto dai pensieri, e si arriva a intravedere chi siamo tra un pensiero e l'altro, fino a quando questo spazio diventa sempre più ampio, per poi estendersi fino a dissolvere naturalmente i pensieri. Tutto è più semplice di quanto pensiamo, così semplice che spesso ci sfugge. Sai perché ti ho dato questo consiglio, così come ti dissi di accettare? Perché chi vuole cambiare le cose è semplicemente la Mente stessa, è lei che ha volontà di fare, perché è proprio questo fare che la tiene in vita. Anche la spiritualità può diventare una cosa Mentale e di personalità, può sembrare paradossale, ma quando combatti la Mente è la tua personalità che lo fa, non il tuo Spirito o la tua Anima. Sono le parti più "grezze" di noi che hanno bisogno di identificarsi per sopravvivere, mentre gli altri corpi "superiori" lasciano che tutto sia semplicemente com'è, sanno che solo la consapevolezza può trasformare davvero le cose, mentre la volontà di cambiamento può solo cambiare l'apparenza. Ovviamente non ti chiedo di credermi, ma prova a prendere le mie parole come ipotesi e sperimentale nel modo che ti ho descritto. Penso proprio che così qualcosa si smuoverà...