"Dinamiche del Giudizio" di Ambra Guerrucci


Un’altra forma di proiezione, che continua a creare conflitto nel Corpo Magnetico e negli altri Corpi Sottili, è il giudizio. Nel precedente articolo abbiamo parlato della proiezione sulle altre persone e delle esperienze passate sul momento presente, ma in questo caso si ha una dinamica diversa. Ogni volta che si esprime un parere, una particolare energia che si trova all’interno dell’individuo stesso, viene proiettata sull’oggetto del giudizio. Nel caso questo sia negativo, ad esempio quando non ci piace qualcuno e si esclama “Quel tipo è un cafone!”, stiamo sperimentando, attraverso l’altra persona, una nostra paura o sub-personalità che giace nell’inconscio, nell’immagine indesiderabile di noi. Quando giudichiamo ci giustifichiamo dicendo “Semplicemente quel tipo non mi piace, non si è comportato bene”, ma sotto la superficie, nelle dinamiche del Corpo Magnetico, capita che qualcosa in lui ha toccato un nostro modello energetico distorto che non vorremo avere e che proiettiamo sull’altra persona. È difficile da accettare, ma ogni giudizio è in realtà una descrizione di coloro che li esprimono, l’unico modo che hanno questi modelli di manifestarsi dall’inconscio dove sono sepolti. Ad un primo sguardo tutto questo potrebbe sembrare assurdo, ad esempio, una giovane ragazza bella e ben vestita, che chiama cafone un uomo, rifiuterà l’idea di aver proiettato su di lui un suo lato nascosto. Vale la pena, prima di scartare questa idea, di prenderla in considerazione, guardare più da vicino le dinamiche del giudizio stesso, poiché questo è uno dei modi più comuni in cui si perde potere personale e si disperde la nostra preziosa energia. In questo caso, la donna, potrebbe essere ipersensibile sull’argomento dell’accettazione sociale e quando vede qualcuno che non è, secondo lei, socialmente accettabile, la sua paura viene sollecitata ed espressa in forma di giudizio. Ciò che rende l’affermazione un giudizio non è l’esattezza o meno della frase, ma l’elemento di carica emotiva presente quando viene espresso. Se ti senti disturbato quando esprimi un opinione, ti senti teso in qualche parte del Corpo Fisico, se percepisci uno sbalzo energetico, di adrenalina, se c’è un tono di condanna nella tua voce o più semplicemente sono presenti paura, rabbia oppure ansia, stai esprimendo un giudizio. In quel momento, da qualche parte nei tuoi Corpi Sottili, una ferita è stata toccata, un vecchio modello energetico distorto ha iniziato a vibrare. Quando viene espresso un giudizio negativo, la persona, ha rispecchiato la tua immagine inaccettabile e, piuttosto che guardare alla natura della perturbazione, prendi la strada più facile: riversi l’energia indesiderata sull’altra persona. La chiave per comprendere il giudizio è portare la tua consapevolezza nel momento presente, osservarti nel momento stesso in cui lo esprimi. Che cosa succede dentro di te? Quali sono le tue emozioni? Ti giustifichi ritenendo che la tua affermazione è esatta? Se osservi attentamente ti rendi conto che è impossibile esprimere un giudizio senza un carica emotiva ad esso associata. Osservando te stesso mentre giudichi ti accorgi facilmente che lo fai per un impulso, sia per un opinione negativa che positiva. Il giudizio nasce dalla creazione delle due immagini, pubblica e indesiderabile. Se, ad esempio, da piccolo hai imparato a proiettare l’immagine pubblica di persona gentile, nell’immagine indesiderabile si è creata l’opposta polarità, la sub-personalità di maleducato. Coltivando il lato gentile viene repressa la rabbia ed i momenti in cui ti sarebbe venuto naturale comportarti in modo scortese, facendo ciò hai cristallizzato queste emozioni in una sub-personalità, nel lato inconscio di te: l’immagine indesiderabile. In questo caso, quando passi accanto a una persona che esprime scortesia e vibra sulla frequenza energetica della rabbia, anche la tua rabbia repressa comincia a vibrare in te, e visto che fin da bambino ti hanno insegnato che questa è inaccettabile inizi a giudicare l’altro. In altre parole, per negare la tua rabbia e mantenerla repressa sei costretto ancora una volta a condannarla. In questo modo l’emozione spiacevole viene proiettata all’esterno, sotto forma di giudizio, quindi, questo è uno stato di rifiuto, il tentativo di liberarsi di un’emozione spiacevole proiettandola su un’altra persona. I giudizi espressi non sono soltanto negativi, quelli che sollecitano l’immagine nascosta di noi, ma anche positivi, cioè la proiezione della nostra immagine pubblica sugli altri. Ad esempio sei in ufficio e un collega viene a farti i complimenti dicendo: “Sei un genio, la relazione che hai fatto è la più bella, chiara e concettualmente ricca che io abbia mai letto!”. Questa esplosione di lodi potrebbe essere un sincero apprezzamento oppure la proiezione, da parte del collega, della sua immagine pubblica su di te, ovvero, vede in te le capacità che lui stesso vorrebbe vantare. L’affermazione potrebbe essere accompagnata da sollecitazioni energetiche nel Corpo Magnetico del collega, anche questo fa parte del giudizio positivo, perché la tua presenza gli sta provocando qualcosa che non desidera affrontare. Ad esempio, potrebbe sentirsi sminuito dal tuo lavoro, data la sua aspirazione alle tue stesse qualità di saggezza naturale, oppure vorrebbe aggiungere questo aspetto alla sua immagine pubblica, ma per farlo ha bisogno della tua approvazione nei confronti del suo lavoro, in questo caso ti da ciò che vorrebbe indietro e ti loda per essere a sua volta lodato da te. Addirittura il collega potrebbe tentare, inconsciamente, di manipolarti, usando l’adulazione come mezzo. Un’ulteriore dimensione del fenomeno del giudizio è quello su di sé. In questo caso molto frequente, si diventa i propri peggior nemici, giudicandosi incessantemente per piccole fragilità umane, come essere troppo grasso, magro, non abbastanza attraente, intelligente o giovane. Adesso potresti fermarti un attimo e riflettere sui tuoi giudizi, valutando la forma che essi prendono. Ogni volta che condanni una qualità o un’assenza di quella desiderata, la tua energia si divide e le due metà sono una contro l’altra. Per concludere, si deve comprendere che ogni giudizio riflette aspetti repressi della Personalità o le proprie paure, ed è il sintomo della frammentazione energetica del Corpo Magnetico. Nel tentativo di curare questo Corpo Sottile si potrebbe reprimere il giudizio, ma ciò renderebbe ancora più difficile scoprire e curare le cause della distorsione energetica. Il miglior approccio è portare più consapevolezza possibile nell’attimo in cui viene espresso il giudizio e usare questo come un segnale da rivolgere all’interno, verso le energie represse, inconsce, che stanno finalmente trovando espressione. Gesù diceva: «Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato» (Luca 6,37). Il significato che noi diamo a questa frase è che quando smettiamo di giudicare ci accorgiamo che le persone proiettano su di noi lati della propria personalità, pertanto, chi pensa di giudicare un altro in realtà giudica solo se stesso.