"Infanzia e Corpo Magnetico" di Ambra Guerrucci


Il Corpo Magnetico (o Corpo della Personalità) ha un forte impulso dinamico, in particolare nel bambino, la cui irrequietezza è spesso sintomatica di questo Corpo Metafisico che sta crescendo. All’interno della famiglia questi impulsi vengono spesso bloccati e sottoposti a severe restrizioni, a volte è necessario, ad esempio quando un bambino esce dal parco giochi e si lancia nel mezzo di una strada trafficata, ma molte delle restrizioni imposte hanno più a che vedere con il clima domestico e sociale, piuttosto che con l’incolumità del bambino stesso. In genere accade che il bambino giochi in casa e il padre lo sgrida perché desidera leggere in pace il giornale, oppure che corra ridendo attorno alla casa e venga bloccato perché sta facendo rumore. Con le migliori intenzioni, i genitori, manipolano il corpo del bambino, tentando inconsciamente di dare una forma diversa all’energia del suo Corpo Magnetico, per far sì che le sue azioni e i suoi movimenti si adattino alle loro aspettative ed alla società. Spesso oltre a sopprimere gli impulsi indesiderati nel figlio, i genitori ne creano attivamente altri, orientandolo verso una direzione consona alle loro aspettative. Ad esempio il bambino si trova in camera a leggere un libro, ma il padre, che vuole diventi un calciatore, lo trascina al campo sportivo ad allenarsi: l’effetto di questa manipolazione è che sviluppi, per compiacere i genitori, un modello di “respiro” diverso dal ritmo naturale. Il processo formativo crea delle rigide strutture energetiche nel Corpo Magnetico del piccolo, forzando l’energia che entra in questo corpo a conformarsi a stili di comportamento innaturali e più questo modello viene ripetuto, più si cristallizza nel campo energetico. Sia che il bambino risponda a questi tentativi di manipolazione con la lotta o che si arrenda ai genitori, il Corpo Magnetico svilupperà modelli energetici e “respiratori” rigidi, che ne influenzeranno il comportamento. La disciplina e il condizionamento sociale può essere diviso in due categorie: “devi” e “non devi”, questa divisione si traduce, metafisicamente, in due distinti modelli energetici nel Corpo della Personalità. Un modello assorbe i “devi”: devi fare il bravo, essere pulito, in ordine, vestirti bene, essere educato, onesto, obbediente, e questa diventa l’immagine pubblica che usa il bambino per far notare che i “devi” sono stati ricevuti e integrati nella Personalità. L’altro modello energetico assorbe i “non devi”: non devi essere cattivo, sporco, in disordine, vestirti male, essere maleducato, disonesto, disobbediente e qui vengono nascoste le parti della sua Personalità definite inaccettabili dai genitori e dalla società. Mentre l’immagine pubblica è il modo del bambino, e più tardi dell’adulto, di presentarsi alla società nel miglior modo che conosca, l’altro modello, l’immagine occulta, viene repressa nel tentativo di guadagnarsi la stima altrui. Questo processo di bipolarismo all’interno del Corpo Magnetico, quindi della Personalità, si radica nel bisogno d’amore dei bambini e si cristallizza rimanendo invariato per il resto della vita. Molti bambini imparano, fin dalla più tenera età, che l’amore dei genitori è condizionato, viene dato o tolto a seconda del comportamento, per questo sviluppano la strategia di nascondere gli aspetti che non piacciono ai genitori ed esagerare quelli graditi. Per sviluppare l’immagine pubblica diventa indispensabile il confronto con gli altri, ad esempio, un bambino che corre molto veloce, può scoprire, facendo delle gare e vincendole, quanto sia gratificante sentirsi dire: “ben fatto, sei il migliore di tutti”. In questo caso, dal punto di vista energetico, accade che l’energia dei genitori fluisce nel Corpo Magnetico del bambino e come una forza magnetica, appunto, vibra e rinforza l’immagine pubblica nascente del bambino stesso. In quel momento il fanciullo si rende conto che eccellere negli avvenimenti sportivi è un modo per ricevere attenzioni, amore, approvazione e inizia così a coltivare questo aspetto della sua Personalità; per sostenere a lungo questa immagine c’è bisogno, però, di molti confronti con gli altri. Probabilmente, di conseguenza a questi confronti, si svilupperà l’abitudine a valutarsi continuamente in termini di: migliore, peggiore, superiore o inferiore rispetto ad altri che competono nel campo scelto, sia esso la musica, l’arte, lo sport, l’aspetto fisico, lo humor o più semplicemente l’essere simpatico. L’impegno a lottare per la superiorità creerà anche la polarità opposta, l’inferiorità. Le dinamiche di questo processo sono molto semplici: forzando l’energia ad andare in direzione della superiorità, si cercherà di conseguenza di impedire il movimento nella direzione opposta, creando così una divisione nell’energia essenziale, che si traduce in due polarità opposte. L’immagine indesiderabile non può essere ignorata, il gioco del confronto crollerebbe, privando l’immagine pubblica del suo sostegno; si può quindi affermare che, nelle dinamiche del magnetismo del Corpo della Personalità, si trovano due poli oppure nessuno. In questo Corpo l’energia si divide, sprecata per alimentare l’immagine che l’individuo ama di sé e sopprimere quella che odia. Questa dispersione energetica è quasi sempre accompagnata da una continua tensione, l’Uomo si sforza di evitare tutte le situazioni che potrebbero far uscire il lato della sua personalità represso e, allo stesso tempo, cerca di mettersi in situazioni di confronto che possano nutrire l’immagine pubblica, traendone momenti di soddisfazione che non durano molto. In questo modo non ci si rilassa mai in un esperienza di totalità, non si sperimenta il naturale senso di integrità e autenticità che tutti hanno diritto di provare. La divisione in due polarità, dell’energia che fluisce nel Corpo Magnetico, porta a prosciugare questa stessa energia che avrebbe creato la naturale condizione di totalità e benessere. In primo luogo avviene questa divisione perché, il desiderio stesso di proiettare una certa immagine di sé, nasce dall’esperienza del bambino che crede sbagliata la naturale espressione della propria energia, senza questa autocondanna non ci sarebbe stato bisogno di creare un’immagine pubblica e avrebbe semplicemente vissuto la sua energia naturale in ogni aspetto. Il piccolo impara velocemente ad adattare la sua energia alla società, a mantenere un aspetto di forza e condannare sentimenti naturali come riposo, rilassamento e passività che vengono nascosti nella polarità repressa della Personalità. Lo stesso è vero per altri aspetti come, ad esempio, la realizzazione intellettuale: se il bambino sceglie di proiettare all’esterno l’immagine pubblica dell’intellettuale, rimarrà radicata in lui la paura che, un giorno, possa esser smascherato come stupido. Per sanare queste distorsioni è sufficiente osservarle senza il minimo giudizio, in una condizione di accettazione, smettendo di auto-condannarsi e accettarsi nella totalità di ciò che siamo.