"L’ostacolo dell’Iperattività Mentale" di Ambra Guerrucci


Un grande ostacolo che incontriamo nel prendere contatto con il nostro Corpo Spirituale, è il costante chiacchiericcio mentale, che consuma molta energia e tende a bloccare altre esperienze. Non siamo mai presenti, non riusciamo mai a portare consapevolezza nell’esperienza che stiamo facendo: mangiamo pensando alle bollette da pagare, al lavoro che dobbiamo fare il giorno dopo in ufficio, e non riusciamo ad essere semplicemente lì, a gustarci il pasto. A molte persone piace andare a passeggio, ma anche in questo caso, spesso, siamo troppo impegnati nella conversazione interna, assorti nei pensieri, per prestare consapevolezza ad ogni istante, alla brezza che ci accarezza il viso, al calore del Sole sulla pelle che ci inonda di energia. Qualsiasi cosa facciamo possiamo farla in due modi molto diversi: consapevolmente, prestando attenzione a tutto quello che accade dentro e fuori di noi, oppure totalmente “risucchiati” dal vortice dei pensieri. Esiste però un modo per allenarsi a stare nel presente: focalizzare la propria attenzione alle informazioni forniteci dai nostri sensi. La vista, l’udito, il tatto, il gusto, l’olfatto, ed i fenomeni percettivi, sono vere e proprie ancore al momento presente, sinonimo di coscienza. Essere presente, è l’unico mezzo per arrestare l’iperattività mentale, ed imparare a controllare la Mente. Non si può agire direttamente su quest’ultima, l’unica possibilità per tranquillizzarla è quella di affinare l’arte dell’auto-osservazione, aiutandosi, tramite la meditazione, ad eliminare le forme pensiero cristallizzate nel tempo. Osservare i pensieri, anche se non è facile, ne diminuisce l’intensità, aumentando sempre in misura maggiore “Lo Spazio” tra un pensiero e l’altro e permettendo ai fenomeni sensoriali e percettivi di emergere alla luce della consapevolezza, normalmente calamitata dall’attività mentale. Quando riusciamo ad essere testimoni dei processi del pensiero, gli spazi vuoti tra uno l’altro, diventano più vasti e non ci facciamo più trascinare nei ricordi, nelle fantasie o nei sogni ad occhi aperti. Come conseguenza naturale otteniamo una maggior chiarezza, efficacia e controllo dei pensieri stessi, permettendo all’energia del Corpo Mentale di ripulirsi, purificarsi, nei momenti in cui non riflettiamo perché non è indispensabile farlo. Una cosa importante, però, è non fare l’errore che è stato commesso anche dai maestri orientali del passato: demonizzare la Mente Duale e la sua attività. Ci sono persone che si sono accorte, con grande orrore, di quanto il pensiero distolga la loro attenzione quando cercano di meditare, e per questo iniziano a lottare contro di essa, giudicandola sbagliata, reprimendo i propri pensieri; ma di fatto i pensieri repressi vengono solo nascosti alla Coscienza, fino al momento in cui riemergono con maggiore forza, la stessa che gli abbiamo fornito combattendoli. Invece di giudicare, dovremo entrare nell’ottica che il problema relativo all’iperattività mentale è qualcosa su cui lavorare, e la stessa energia del Corpo Mentale Inferiore (o Duale) non è nient’altro che “Materia” da purificare, che diventerà, quando le sue vibrazioni si elevano, parte della Mente Superiore.