"Sublimare l'Ego in Coscienza Super-Spirituale" di Ambra Guerrucci


Stiamo vivendo in un periodo di cambiamento, dove la precarietà delle condizioni esteriori si manifesta molto più velocemente di sempre, facendo “crollare il mondo addosso” alle persone la cui identità dipende dall’esterno. Per spiegare che cosa accade quando la consapevolezza illumina e purifica le energie del Corpo della Personalità, si rende necessario un esempio: prendiamo il caso di una persona che ha vissuto un’intera vita lavorando nel settore dell’arte. Tale persona ha conosciuto pittori e personaggi famosi, arrivando a farsi un nome nell’ambiente, ad essere un uomo molto rispettato, ma, ad un tratto, tutte le circostanze esterne sembrano impedirgli di continuare il suo lavoro; le strutture in cui lavora si dimostrano sempre più inadeguate o inaffidabili, i clienti palesano le loro intenzioni di spendere meno soldi e molti di questi si allontanano non permettendo più, al protagonista dell’esempio, di vivere con quel lavoro. Comunemente, la persona in questione, tenderebbe a piangersi addosso, biasimarsi e darsi del fallito; inizialmente ragionerebbe in termini di perdita economica, mostrando la paura di veder calare il suo reddito che riteneva sicuro fino a qualche mese prima, ma più in profondità si trova l’angoscia derivante dalla probabile perdita del rispetto delle persone, guadagnato faticosamente in anni di lavoro, e l’ansia, ancora più forte, di vedere la parte dell’immagine brillante - nel Corpo della Personalità - , costruita su quel lavoro, sbriciolarsi davanti ai suoi occhi. Nel tentativo di controllare questo “crollo della personalità”, potrebbe accadere che inizi a pensare ai possibili modi per continuare a trattenere la sua immagine pubblica, forse trovando un altro lavoro diverso, ma nello stesso settore, prima che il suo nome scompaia dalla Mente delle persone con cui ha per molto tempo lavorato. Il protagonista potrebbe passare molte delle sue energie, e del suo tempo, a cercare alternative che gli permettano di continuare a lavorare nel settore che ben conosce, ma se è arrivato il momento di cambiare, lasciare il noto per l’ignoto, non ci sono sforzi che possano andare contro al flusso dell’esistenza: questo tentativo è paragonabile ad un sasso che cerca di bloccare un fiume mettendosi contro corrente, perché di fatto è solo l’Ego che si oppone al cambiamento. Adesso vediamo cos’accadrebbe se l’uomo riuscisse ad espandere la propria consapevolezza nel Corpo Super-Spirituale. In principio, la sua stessa energia illuminerebbe i processi sopra descritti, ed il soggetto prenderebbe immediatamente coscienza della situazione; se lasciasse fluire questa consapevolezza, esso, aumenterebbe le vibrazioni dell’osservato - in questo caso il Corpo della Personalità -, sciogliendo i modelli rigidi e liberando l’energia che essi intrappolavano. In tal caso non esisterebbe più un “immagine pubblica”, l’uomo sperimenterebbe uno spazio vuoto, uno stato di non conoscenza, dove cesserebbe gran parte del tormento psicologico ed emozionale, che si originava nella lotta per mantenere l’identità egoica. Gradualmente, lasciandosi andare alla purificazione che sta avvenendo, il soggetto arriverà a vivere totalmente nel presente, provando un senso di accettazione profonda verso la situazione, molto diverso dalla rassegnazione, perché radicato nella consapevolezza che ciò che sta avvenendo è un cambiamento per lui evolutivo, un passo fondamentale nel percorso verso nuove soluzioni. Più si lascia scorrere questa energia, più le vibrazioni aumentano, contemporaneamente sorge un senso di fiducia che, qualsiasi cosa accada staremo sempre bene, e si inizia addirittura a percepire una nuova dimensione del potere personale, un potere molto diverso da quello conosciuto in precedenza: in primo luogo perché non dipende dall’approvazione altrui, si tratta di una profonda accettazione di come siamo in realtà, nata dalla consapevolezza derivante dall’espansione di coscienza nel Corpo Super-Spirituale, poi perché non si tratta di un potere che ha bisogno di dimostrazioni di forza, ma radicato solo nella visione di una prospettiva più ampia.

Questi esempi sono molto significativi perché descrivono la natura fragile dell’Ego, un identità che dipende dall’esterno, ed implica una condizione di tensione costante che si manifesta spesso anche nel Corpo Fisico, poiché vi è la consapevolezza che, le circostanze che sostengono tale precaria identità, possono cambiare in qualsiasi momento. La perdita di un lavoro, della persona amata, un incidente fisico, o una grave crisi economica, possono far crollare le fondamenta dell’Ego e portare le persone addirittura alla pazzia. Essere capaci di sperimentare un senso di sé, oltre l’identificazione, è uno straordinario aspetto del potenziale spirituale, una persona del genere è in grado di muoversi in armonia con il flusso energetico esistenziale, senza lasciarsi disturbare dalle mutevoli, quanto illusorie, circostanze esteriori. Metafisicamente parlando, questa è una trasformazione energetica fondamentale per la crescita della Coscienza Individuale, si tratta della sublimazione dell’Ego al livello del Corpo Super-Spirituale, una “purificazione” dell’energia del Corpo della Personalità, che “salendo di un’ottava vibratoria”, diventa parte integrante della Coscienza Spirituale. Tutto questo non vuol dire che si debba abbandonare un particolare ruolo o stile di vita, non è necessario nemmeno vivere tragedie personali per sperimentare la disidentificazione, il processo di purificazione può avvenire naturalmente lasciando fluire la consapevolezza, auto-osservandosi, e abbandonando le nostre convinzioni fisse sulla propria identità. È possibile vivere una vita normale, fare qualsiasi lavoro senza identificarsi necessariamente con esso, ed è possibile per noi tutti sperimentare questi stati senza dover rinunciare a niente. Si può affermare, invero, che molte persone intraprendono un percorso alla ricerca della propria vera identità solo dopo aver vissuto esperienze dolorose, anche se ciò non è indispensabile, e che hanno fatto crollare l’idea che avevano di loro stessi, aiutandoli ad aprire gli occhi sulle fragili basi dell’identità egoica. Nel periodo storico in cui stiamo vivendo ci troviamo di fronte ad uno stato di cambiamento accelerato, e ciò comporta che si presentino con più facilità situazioni che ci mettono in condizione di esplorare i limiti dell’identificazione, le nostre convinzioni vengono scosse fin dalle fondamenta, le stesse sulle quali la società moderna si è comunemente fondata. In parole povere, le condizioni esterne su cui l’identità delle persone può basarsi, diventano sempre più precarie e meno affidabili, così da indurre le persone a trascendere l’identificazione, ma per chi non riesce a trovare la propria vera “identità” questo processo può tradursi in follia. Quanto scritto fino ad ora è un invito ad entrare volontariamente nel processo di disidentificazione e sublimazione dell’energia del Corpo della Personalità, senza bisogno di stimoli esterni quali tragedie personali o disintegrazione sociale, che forzerebbero tale processo. Facendo ciò non perderemo alcunché, se non le convinzioni limitanti, mentre queste si dissolvono insieme alle nostre identificazioni con certi ruoli, emozioni o pensieri, potremo sperimentare la sensazione di non conoscenza, essendo questa una breve fase che precede comprensioni profonde. Adesso rilassiamoci e proviamo a pensare: se non siamo identificati con la nostra professione, con le capacità che abbiamo, né con gli oggetti che possediamo, le cose e persone che amiamo, né con i nostri pensieri, emozioni o convinzioni, se non siamo identificati con niente di tutto questo, chi siamo? E’ importante sperimentare il senso profondo di questa domanda, e chiudendo gli occhi possiamo spogliarci, uno per volta, di tutti questi aspetti. A questo punto è scomparsa la nostra illusoria identità, noi restiamo ancora presenti, forse più presenti di quanto non siamo mai stati, ma non resta niente con cui identificarci e la consapevolezza di noi stessi viene rafforzata. Questa siamo noi, o almeno è ciò che siamo in questo livello di Coscienza, il livello del Corpo Super-Spirituale. Molti mistici orientali che erano arrivati a questo livello, riuscendo a sublimare l‘Ego, hanno affermato che qualsiasi cosa possiamo sperimentare non è la nostra identità, noi siamo colui che fa esperienza, il “testimone”.