"Meccanismi e Società Originali" di Ambra Guerrucci


Vivere il matrimonio mantenendo la propria libertà di individuo è difficile, ma non impossibile, occorre solo rispetto e comprensione. È importante aver chiaro che nessuno nasce per qualcun altro, nessuno viene al mondo per soddisfare le aspettative o rispecchiare gli ideali di perfezione altrui, ognuno è padrone solo del suo amore e può scegliere quanto amore donare, ma non può pretenderlo dal partner poiché questo sarebbe limitare la sua libertà, renderlo uno schiavo. Osservo le coppie sposate e tra loro sembra esserci un “commercio” d’amore anziché amore incondizionato, danno amore sperando di essere ricambiati nel modo che essi ritengono adeguato, donano per ricevere, mentre l’amore vero è tutt’altra cosa, è amore fine a se stesso, nasce quando hai così tanto amore per l’esistenza che senti bisogno di condividerlo, ma senza esigere amore in cambio. Quest’ultimo tipo di amore sarà sempre contraccambiato poiché è nella natura delle cose, ogni cuore è una valle, se il vostro amore raggiunge la valle del coniuge non potrai non sentire l’eco. Se si ama veramente, non si interferisce nella reciproca libertà e individualità, il matrimonio verrà vissuto come un gioco meraviglioso, dopo tutto è solo questo, un gioco di condivisione ed è giusto viverlo come tale, con leggerezza: marito e moglie sono solo ruoli che stai recitando nel film della vita, un film che esiste solo nel tuo cervello e questo non lo dico io, ma è scientificamente provato che la realtà che percepiamo è solo il 5% dell’esistenza e la nostra visione del mondo dipende dal nostro sistema nervoso. Purtroppo le persone sono così condizionate da prendere ogni cosa seriamente, così facendo perdono il gusto di vivere, ogni cosa diventa una costrizione, una prigione con invisibili sbarre da cui cercare una fuga. Porre limiti alla libertà del partner è un invito a trasgredire, il mondo è costituito da anime rincoglionite, anime bambine, provate a dire a un bambino di non aprire il cassetto in basso a destra, come vi girate lo apriranno, ma la colpa è vostra che avete reso quel cassetto così invitante con la vostra proibizione. L’amore è il valore più elevato della vita e l’uomo non ha potuto far altro che ridurlo a uno stupido rituale, amore e libertà sono inscindibili, un uomo libero è ricolmo d’amore e un individuo realmente innamorato non priverebbe mai nessuno della libertà. Il matrimonio, nell’ottica della moderna società, è solo una convenzione sociale, invece di essere un’opportunità di crescita insieme al partner che ci fa da specchio mostrandoci il nostro inconscio, ma la crescita richiede libertà e senza di essa l’amore morirà inevitabilmente. Molti mi chiedono se è vero ciò che si dice, che il matrimonio è la tomba dell’amore, inevitabilmente rispondo che non è così, è la mancanza di libertà che uccide l’amore, sono le persone che uccidono l’amore nel matrimonio, ma solo perché non è un sentimento che parte dal cuore.

Cos’è la meccanicità?
Il nostro ego non è altro che un meccanismo in cui siamo intrappolati, ci illudiamo di prendere decisioni consapevoli, quando in realtà ci limitiamo a reagire alle situazioni in funzione della nostra struttura psichica. Siamo noi a scegliere quando sentirci in imbarazzo, provare tristezza o felicità? Se ci osserviamo in modo sincero, al di là di ciò in cui siamo addestrati a credere, risulta facile comprendere che non siamo padroni delle nostre emozioni, siamo schiavi della meccanicità. Mi insulti e io mi arrabbio, mi freghi il parcheggio e divento violento, mi lodi e sono felice, devo fare un esame e mi agito, tutti questi comportamenti sono reazioni meccaniche, ma fino a quando continueremo a giustificarci dicendo “è normale che io provi rabbia, è colpa sua che mi ha insultato” non ci accorgeremo di essere dentro dei meccanismi. Smettete di giustificarvi e provate a cambiare queste reazioni, se vi insultano osservate la rabbia che sale dentro di voi e provate a fermarla, solo allora vi renderete conto dell’orrore della meccanicità. Finché siamo schiavi dei meccanismi della personalità non esiste azione, ma solo reazione agli stimoli esterni, è sufficiente che qualcuno conosca appena i nostri meccanismi psicologici per indurci a tenere il comportamento che desidera, siamo come robot con un interruttore che può regolare i nostri comportamenti e che chiunque ha il potere di controllare. Tutti noi usiamo questo potere sulle persone che ci circondano anche se inconsciamente, lo fanno politici, agenzie pubblicitarie e persino i bambini. Se dico una frase so già più o meno quale sarà la reazione dell’interlocutore, lodo il mio compagno mi passerà le risposte del compito, insulto il titolare del negozio in cui lavoro e verrò licenziato. Per uscire da questi comportamenti meccanici è necessario osservarli e riconoscerli, toccare con mano la nostra impotenza di fronte alle reazioni meccaniche e se abbiamo pazienza e costanza un giorno ci troveremo al di fuori e finalmente saremo davvero liberi di decidere come sentirci.

Come uscire dai meccanismi?
Per uscire dall’illusione non c’è altro modo che osservare questi meccanismi, non fermarsi a comprendere con l’intelletto di cosa si tratta, ma osservaci mentre ci siamo dentro, essere presenti quando reagiamo agli stimoli come robot programmati. Basta solo rimanere lì, nell’attimo e prestare attenzione a cosa stiamo facendo, pensando e dicendo in funzione dell’esterno. Ben presto ci accorgeremo di non essere padroni di noi stessi, i pensieri attireranno la nostra attenzione, così come le emozioni e ci troveremo a non essere più nel presente, ma a vagare in progetti futuri, ricordi di un passato che è ormai morto e ci lasceremo scappare ciò che accade in questo istante; non vivremo in profondità ciò che sta accadendo dentro e fuori di noi. Se ci sforziamo di essere presenti sempre, ogni volta che ce lo ricordiamo, la sensazione di essere testimoni di noi stessi diventerà sempre più profonda e forte fino a diventare un vero e proprio stato di coscienza, ma per arrivare a questo serve molta volontà e perseveranza. Basta l’osservazione sincera e senza giudizio a farci uscire dai meccanismi, nel momento in cui ci accorgiamo di esserne intrappolati ne usciamo naturalmente. Capisco che all’inizio sia difficile essere presenti, infatti consiglio sempre di iniziare ad osservare il respiro per allenarsi a concentrare l’attenzione, poi osservare sia il respiro che il corpo, i suoi movimenti, il battito del cuore e sentirne ogni parte. In seguito si aggiunge l’osservazione della mente e delle emozioni, ma in momenti di forti emozioni basse possiamo concentrarci anche solo su queste così da dargli energia per trasformarle. L’attenzione, infatti è ciò che direziona la nostra energia, se abbiamo delle emozioni molto pesanti è perché per lungo tempo abbiamo lasciato che la nostra attenzione fosse calamitata da esse, ci siamo completamente identificati con loro dandogli forza e cristallizzandole nel nostro essere.

Perché non riesco a trovare l’amore vero? La persona perfetta per me?
Il tuo ideale di perfezione non è altro che un’insieme di aspettative e fino a quando le avrai la vita non potrà far altro che deluderle. Se non trovi l’amore è perché lo cerchi nel posto sbagliato, lo cerchi all’esterno di te, in una persona, ma non potrai mai trovare fuori ciò che nella tua coscienza non hai trovato, non esiste un mondo esterno e uno interno, tutto è sempre e comunque all’interno della tua coscienza e se vuoi l’amore vero devi cercarlo nel posto giusto, nelle profondità del tuo essere. Solo quando conoscerai il tuo centro inizierai a sentire l’amore in te, questo amore diventerà sempre più grande, fino a espandersi ovunque ed allora incontrerai una persona con la quale condividere questo amore e comunque sia sarà perfetta, perché non esistono esseri non perfetti. Costringere un’altra persona a corrispondere alla tua idea di perfezione significa ridurla tua schiava, senza contare che non potrà fingere in eterno di essere ciò che tu vorresti che fosse. Tu vai in cerca della materializzazione di un idea, non dell’amore e questo è il tuo problema, finché non lasci andare questa idea non potrai trovare quello che cerchi. Ogni ideale è destinato a staccarsi da te e se non lo lasci andare se ne andrà comunque facendoti soffrire molto, la vita tradisce le aspettative per questo, sono ciò che ti separa dalla gioia eterna, quella che viene dal tuo centro e che nessuno potrà far terminare.

Parlaci dello Yoga 
Considero lo Yoga una delle vie che porta all’illuminazione della coscienza, una bellissima via che porta allo sviluppo dell’energia della volontà, aiuta a purificare la mente, a diventarne padrone usandola correttamente senza lasciarsi trascinare nei pensieri. Una bellissima via che però trovo inadatta alla maggior parte degli occidentali, tanto da provocare l’effetto opposto, addormentare ulteriormente le coscienze. Ogni persona è unica ed ha bisogno di un percorso adatto a lei, in occidente, per lo stile di vita frenetico, si è venuto a creare uno schema mentale diverso rispetto all’oriente, ed è ampiamente diffusa la depressione. Credo che per la maggioranza delle persone ci sia bisogno di un percorso diverso dallo yoga, meditazioni che aiutino a scaricare lo stress e le energie represse, più incisive e meno statiche. Penso, inoltre, che per risvegliarsi nel mondo occidentale non basti fare un’ora di meditazione al giorno, ma c’è bisogno di vivere ogni momento in stato meditativo, in osservazione dei pensieri e delle emozioni delle quali normalmente viviamo schiavi, rimanere attenti a cosa accade nell’attimo presente vivendo la vita come testimoni di ciò che accade dentro e fuori di noi, spettatori di un film che esiste solo nel nostro cervello. Ogni cosa è stata già detta, ogni via che porta al risveglio è stata ampiamente portata alla luce anche se occultata dalle religioni ufficiali.

Parlaci di Gesù
Jeshua ben Joseph, era questo il suo nome, ha indicato al mondo uno stile di vita che viene attuato in ogni società originale, se ogni uomo si impegnasse a vivere amando i suoi nemici, perdonando e non giudicando gli altri, avremo una società di persone che scorrono naturalmente verso l’illuminazione della coscienza. Proprio per questo è stato eliminato dalle stesse persone che in seguito l’hanno santificato: finché era vivo era un uomo pericoloso, un uomo che indicava la via della libertà era assolutamente un pericolo per la casta che tiene in mano la coscienza della massa da millenni, ma da vivo aveva a mala pena dodici discepoli analfabeti, da morto ha fatto molto più rumore e non potendo sopprimere i suoi insegnamenti hanno dovuto occultarli riempiendo la sua parola di spazzatura, accomunarlo proprio a ciò che lui voleva distruggere. Gesù non è il padre del cristianesimo, ha cercato di distruggere la religione, di levare ogni stampella a cui le persone si aggrappavano per non prendersi la responsabilità di guardarsi dentro, la sua parola era pura poesia, puro amore che è stato storpiata e contornata da così tanta spazzatura da perdere tutta la sua bellezza. In questa terra non esiste un vero cristiano, non esiste una sola persona, tra le tante che frequentano le chiese, che segua realmente la strada che questo “cane sciolto” indicò, e se qualcuno lo facesse verrebbe preso per pazzo da questa società deviata.

Cosa significa Società Originale?
L’Universo pullula di vita, c’è vita ovunque a qualunque stadio evolutivo e in qualunque dimensione, ci sono miliardi di miliardi di società originali, cioè che evolvono naturalmente, senza deviazioni, manipolazioni o blocchi energetici. Tutte queste società, pur essendo molto diverse tra loro, vivono in pace, con amore, accettazione e consapevolezza della verità, sia che riescano a vederla o che stiano ancora cercando l’espansione di coscienza, e la loro intera esistenza è dedicata all’evoluzione con lo scopo di dissolvere la propria coscienza nel divino. Esistono molte forme di “governo”, alcune molto più elevate, in termini d’evoluzione, rispetto alla nostra. In questo caso però la parola governo è un termine improprio, visto che queste società sono basate sull’evoluzione, non hanno un leader, ma piuttosto uno o più saggi, che hanno già la coscienza espansa e che si prendono la responsabilità dell’andamento della società. Questi aiutano in ogni modo possibile le persone nella propria evoluzione, fino a quando tutti arrivano a quello stadio evolutivo e non c’è più bisogno di una guida, perché ognuno è pienamente consapevole dell’unità. In queste società non c’è bisogno di lavorare per vivere, in quelle fisiche in cui c’è ancora bisogno di nutrirsi di cibo sono le macchine a lavorare, ma la maggior parte si nutre dell’energia divina, o in quelle dove ancora non tutti sono realizzati, dell’energia delle stelle. Tutte le energie vengono impiegate per risvegliare le proprie coscienze o essere creativi, non come sulla terra che la creatività viene repressa al massimo e chi meno crea più guadagna. Basta notare il fatto che i politici che non creano niente, hanno un ego gigantesco, attaccamenti materiali, sono corruttibili, corrotti, guadagnano molto denaro e gli artisti, gli artigiani, le persone creative sono ridotte a vivere col minimo indispensabile. Già da questo è facile comprendere il livello di repressione della creatività che avviene in questa società, mentre in altre essa viene premiata. Ci sono società di ogni tipo: con esseri sessuati e non, che fanno figli, o dove i bambini nascono direttamente dal pianeta. In molti pianeti non esiste un matrimonio come sulla terra, là non serve un contratto per amarsi, ma semplicemente l’impegno di evolvere insieme anche se su percorsi diversi o con differenti piani evolutivi. I bambini non vengono educati, non gli viene violentata la mente e l’anima, nessuno dà ai bambini schemi preconfezionati di pensiero perché ciò limita il progresso della società. I figli, in molte società, non crescono solo con i genitori, ma con l’intera comunità, imparando il meglio da tutti. In alcuni luoghi esistono dei tipi di scuole, ma ognuna insegna ai bambini a cercare le risposte dentro di loro, a trovare la loro luce e ad espanderla nell’intera esistenza. Questi bambini non vengono privati della loro innocenza, sanno tutto senza al tempo stesso sapere niente, fluiscono naturalmente e in piena libertà, senza forzature o repressioni. Ci sono tante cose che potremo imparare ascoltando questi uomini, ma qua siamo così presi da noi stessi, dai nostri problemi, dai nostri pensieri e dalle nostre emozioni che non potremo sentirli nemmeno se ci urlassero. Sono in contatto con questi meravigliosi uomini fin dalla tenera età e chiunque potrebbe farlo, chiunque impari ad ascoltare.